OSTERIA PEZZIN | RICORDI DI STORIA LOCALE | IO RESTO A CASA
- Associazione Feudo
- 24 mar 2020
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"Osteria Pezzin - Piazza Affari" tratto da “Artigiani Ieri n.1” di Flavio Tremea.
Elettricista alle dipendenze della Società SADE, Cencio è amico e consigliere di tutti.Approdo quotidiano dell’intera contrada, casa Pezzin viene acquistata dal padre Nicola nel 1911 con le palanche guadagnate in Germania e gelosamente custodite nel paion (materasso) dalla sorella Genoveffa.
Lo stabile, per la sua posizione e per il suo commercio, costa al buon Nicola un occhio della testa: novemila lire!Ma in poco tempo è ripagato di tanti sacrifici e il crocevia di Molin Novo porta ormai il suo nome.
Da Pezzin in effetti si concentra tutto il movimento del paese. Qui c’è la fermata della corriera Zasio; qui è sistemata l’unica cassetta postale della frazione; qui il postino Amedeo smista e rileva la posta; qui c’è la pubblica fontana, a cui tutti attingono, ivi compreso il bestiame; qui sostano i passanti delle Ville e i forestieri per ristorarsi con un eccellente quartino di bianco; qui si intrecciano gli affari e si brinda agli affari conclusi; qui i nostri padri accendono bibliche sbronze, prerogativa irrinunciabile dei veri padroni di casa.Per le nonne c’è perfino il Capitel, approccio feriale con Domine Dio e la Madonna della Pissota, la cui protezione è costantemente invocata.
Da Pezzin c’è anche la possibilità di svagarsi con il gioco delle bocce, a cui si cimentano in verità soltanto i più muscolosi, essendo le bocce in legno e delle dimensioni del melone; ai meno dotati è invece riservato il tifo e l’applauso.
