top of page

IL DR. DE BATTISTI | RICORDI DI STORIA LOCALE | IO RESTO A CASA



L’impegno costante delle figure sanitarie che in questi giorni difficili emerge con più prepotenza, ci fa venire in mente la figura del dott. Gabriele De Battisti che dedicò 33 anni della sua vita alle cure premurose agli ammalati dell'intera Comunità Zumellese.

Il ricordo che ha lasciato questo “medico di famiglia” è ancora vivo nella memoria di chi lo ha conosciuto ed è stato un esempio per molti zumellesi.


Gabriele De Battisti, nato a Casaleone (Verona), il 15 marzo 1915, si trasferì nel 1926 a Feltre. Dopo aver conseguito la maturità al Liceo Classico di Belluno, si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova. Allo scoppio della guerra nel 1940, sospese gli studi universitari e partì volontario per il fronte greco-albanese, con il grado di sottotenente degli alpini. L’otto marzo 1941, durante un cruento combattimento venne gravemente ferito e, per il suo eroico comportamento, gli fu concessa la medaglia d’argento al valor militare. Trasportato a Milano, dopo una lunga e dolorosa degenza all’ospedale militare, ritornò a casa, riprendendo gli studi interrotti.

Nel giugno 1944 conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia e subito dopo iniziò presso l’Ospedale Civile di Feltre la sua attività medica, che continuò fino al dicembre del 1948. Nel gennaio del 1949 venne chiamato ad Arsiè per un interinato, poi nel novembre del 1950 venne nominato medico condotto a Villa di Villa di Mel. E tanto si affezionò a quella popolazione, che lì sarebbe rimasto per tutta la vita. Nel Marzo del 1957 fu chiamato dalle autorità comunali a reggere la condotta medica del 1° reparto (Mel).

Esercitò la professione con una continuità, una costanza, un rigore e un amore mai affievoliti; proseguì la sua infaticabile opera fino alla fine dei suoi giorni, in virtù di una straordinaria vitalità, di un bagaglio di esperienze sempre maggiore, di un aggiornamento costante e di un impegno ammirevole, fino a quanto accusò i primi sintomi di un male inesorabile che lo stroncò il 5 marzo 1983.

Quando entrava nelle case - e accadeva che vi accorreva anche senza essere chiamato - era sempre sorridente, sereno e paziente tanto da tranquillizzare i malati che da lui ricevevano sollievo e speranza. Oltre al fisico, egli curava il morale dei suoi pazienti e, dopo aver prescritto la cura, li salutava amorevolmente: a uno sussurrava con una parola scherzosa, all’altro infondeva coraggio, dicendo che andava tutto bene e poteva stare tranquillo.

Durante i tragici giorni del Vajont, quando, recuperati da un folto gruppo di volontari zumellesi una trentina di cadaveri lungo le sponde della Piave, egli, assieme ad alcuni dipendenti comunali e con gli Scout di Mel, si prestò affannosamente e pietosamente per alcuni giorni a pulire, rivestire, ricomporre e fotografare ogni salma per il possibile riconoscimento. In un articolo de «Il Gazzettino» di quei giorni l’opera del dottor Gabriele fu così ricordata - «Fece un lavoro completo e perfetto: un grande esempio di quello che doveva essere fatto ovunque»

Sempre pronto a donarsi, senza nulla chiedere per sé, umile, gentile e disponibile, considerava la professione come una missione; e ogni suo atto, ogni suo intervento, ogni sua parola erano ispirati da tanta naturalezza e spontaneità che immediatamente suscitavano in tutti simpatia e corrispondenza.

E come non ricordare anche l’immenso amore del dottor De Battisti per la premurosa e affettuosa sig.ra Natalia, sempre anch'ella al suo fianco, gentile e disponibile in ogni circostanza e a tutte le ore.

Il dottor De Battisti amava ripetere spesso una frase che merita di essere ricordata e divulgate a coloro che non hanno conosciuto: “Mai si è lieti come quando si è compiuto il proprio dovere; mai si è in pace come quando la coscienza approva il nostro operare”.

Tratto da un articolo in memoria del dott. Gabriele De Battisti scritto dal Sauro Francescon e Nino Sartori.


Nella foto, seduti da sinistra, Nino Sartori, Natalia Gogo e dott. Gabriele De Battisti.

bottom of page